“Devo prenotare un prelievo a domicilio per mia moglie” disse l’uomo di circa ottant’anni, stringendo l’impegnativa del medico di base in una mano rugosa e leggermente tremolante. L’impiegata gli sorrise,… [Continua a leggere]
Autore: Daniela
Pentamamma, giornalista pubblicista e pure autrice. Sono nata a Faenza, in provincia di Ravenna, nel 1965.
I cinque figli sono tutti maggiorenni e il tesserino da giornalista é ormai solo una medaglia dato che sono impiegata al Comune di Forlì, la città dove vivo.
Centoquattordici giorni, Capire Edizioni, è il mio primo libro.
Ho lavorato per l’Ausl della Romagna allo sportello Cup, fatto questo di cui mi glorio moltissimo, almeno quanto del tesserino e delle origini ravennate. Alcuni dei volti di là dal vetro mi hanno colpita e ne scrivo qui, spesso di notte, quando il mio babbo 86enne, smemorato e che abita con noi, mi sveglia.
È il momento buono per scrivere o infornare una ciambella. O entrambe le cose: a colazione i biscotti non bastano mai.
Sport estremi: mettere il piede giù dal letto alla mattina.
Sul modulo aveva scritto: militare, e lo aveva passato sotto il vetro, verso l’impiegata chiaramente assonnata, ma che si risvegliò di colpo leggendo, a voce alta: “Militare”. Non era una… [Continua a leggere]
Le mani che spinsero il foglio verso quelle dell’impiegata allo sportello erano giovani, sottili, abbronzate, senza anelli e tremavano leggermente. I polsi delicati proseguivano nelle braccia lasciate nude dalla canottiera… [Continua a leggere]